Progetto Cheap & Cheaper

 

Screening Uditivo Neonatale

 

Report Finale

 

UO Audiologia, 2003

 

 

 

 

1. DESCRIZIONE DEL PROGETTO

 

OBIETTIVO FINALE DEL PROGETTO: Il progetto Cheap & Cheaper  è stato un approccio multi-dipartimentale (Audiologia, Neonatologia) dell’Università di Ferrara che ha mirato la  identificazione e la possibile prevenzione della ipoacusia infantile  con i seguenti obiettivi: (A)  La costruzione di un programma di screening neonatale (emissioni otoacustiche evocate e potenziali del tronco),  (B) il calcolo di una stima  precisa dei costi-benefici associati ad ogni bambino del  testato; e (C) lo sviluppo degli strumenti software per  l’archiviazione e l’analisi statistica delle risposte ottenute .

 

RESPONSABILE SCIENTIFICO DEL PROGETTO: nominativo: Alessandro Martini

struttura di appartenenza : Unità di Audiologia, Università’ di Ferrara 

funzione: direttore

indirizzo : via Savonarola n° 9 Ferrara

N. tel: 0532-236341  N. fax: 0532-236887

 

 

2. MOTIVAZIONI E OBIETTIVO FINALE DEL PROGRAMMA

 

L’eziopatogenesi della sordità infantile è quanto mai varia e spesso sconosciuta. Tuttavia la prevalenza dell’handicap uditivo nella popolazione infantile è  intorno a 6/1000 (ref 1). L’ipoacusia neurosensoriale grave e/o profonda da causa genetica o congenita rappresenta l’1-2/1000 neonati sani (ref 2) e raggiunge il 4-5% (ref 3,4) dei neonati che presentano alla nascita uno o più fattori di rischio audiologico (ref 2,6). La prevalenza della sordità infantile è comunque più elevata di quella di altre patologie congenite per le quali I neonati sono già routinariamente sottoposti a screening, come per esempio la fenilchetonuria o l’ipotiroidismo.  Nei primi 3 anni di vita, si definisce il periodo di “plasticità cerebrale” durante il quale si sviluppano complessi ed articolati circuiti inter-neuronali. L’input acustico periferico è essenziale per la corretta maturazione delle vie uditive centrali e permette l’acquisizione della memoria uditiva e del linguaggio. (ref 7,8).

Negli ultimi anni diversi studi (ref 14-21) hanno comprovato la fattibilità di uno screening audiologico neonatale basato sulla registrazione delle otoemissioni acustiche evocate (OAE). Le otoemissioni acustiche evocate sono dei segnali acustici di tipo non-lineare emessi dalle cellule ciliate esterne della coclea. Sono presenti nel 100% dei normoudenti e rappresentano l’espressione di una normale funzione cocleare, stabili e riproducibili, influenzate da tutti I fattori nocicettivi cocleari, assenti per ipoacusie superiori a 40 dB.  Esistono due principali tipi di otoemissioni acustiche evocate : quelle evocate da uno stimolo transitorio  –TEOAE- e quelle evocate da due toni puri di diversa intensità e frequenza , inviati simultaneamente alla coclea che generano emissioni definite “prodotti di distorsione” –DPOAE-. Numerosi sono gli studi (ref 22 -26) eseguiti per confrontare nuovi metodi di registrazione delle otoemissioni acustiche evocate con l’obbiettivo di migliorare la fattibilità e la “performance” e quindi riducendo il numero dei falsi positivi che creano ansia e disagio familiare. Da considerare che il costo delle OAE potrà arrivare al un quinto del costo di un esame ABR.

 La perdita della capacità uditiva periferica conduce quindi ad una ridotta efficienza delle stazioni neurologiche tronco-encefaliche e delle aree corticali di elaborazione acustica che si traduce in una ridotta capacità di detezione, discriminazione, identificazione e riconoscimento del linguaggio parlato. Questo comporta un ostacolo allo sviluppo dei normali processi di apprendimento. Il bambino sordo non ha l’opportunità di sviluppare adeguatamente una normale capacità di attenzione e di ascolto. In tal modo viene limitata la ricezione e l’espressione del linguaggio  con conseguenti modificazioni della maturazione emozionale, difficoltà relazionali e di integrazione socio-culturale (ref 9,10). Alla luce di ciò, l’identificazione precoce della sordità genetica e/o congenita diventa l’obiettivo prioritario da raggiungere. Attualmente l’età media di identificazione della sordità infantile è ancora elevata e si aggira intorno ai 24-30 mesi (ref 11). La priorità di una identificazione precoce, in previsione di una precoce strategia di intervento in grado operare durante il periodo di plasticità cerebrale, ha portato la comunità scientifica a moltiplicare gli sforzi per definire un efficiente programma di screening audiologico neonatale. E’ noto che circa il 50% di sordità infantili identificate non presenta nessuno dei 10 fattori di rischio audiologico segnalati dalla Joint Committee on Infant Hearing Screening Assessment (ref 12,13) . Da considerare anche, che una pluralità dei dati da programmi di screening universalli indicano che lo screening audiologico eseguito sui neonati cosiddetti “a rischio audiologico”, (ref 28, 29)  identifica più del 67% del totale dei soggetti ipoacusici identificati.

Da questi brevi cenni risulta chiara l’importanza di una diagnosi precoce della ipoacusia infantile e del suo corretto inquadramento nosologico in particolare in rapporto alla eventuale co-presenza di altri fattori di handicap, in quanto questo può da un lato permettere che venga stabilito Il progetto CHEAP & CHEAPER è stato concepito non solo come un programma  che ci porterà a un vero screening universale (NIDO + NICU) ma anche come un insieme di procedure che risulteranno in riduzioni significative dei costi associati con la identificazione di ogni deficit uditivo.

 

 

 

CRITERI E INDICATORI PER LA VERIFICA DEI RISULTATI FINALI RAGGIUNTI

 

(1)     Valori di sensibilità e specificità del test  superiori a 90%.

(2)     Valore di copertura locale superiore a 90%.

(3)     Stima del  costo del esame minore di  € 23 (costo del esame dei potenziali evocati del tronco).

 

 

 

OBIETTIVI INTERMEDI PREVISTI

 

Obiettivi intermedi 12 mesi dopo l’inizio del progetto: 

 

1)       La realizzazione  di  tutte le fasi di un programma di screening  dei bambini a pre-termine.

2)       La realizzazione di una database ( Software-Fase 1) per la raccolta delle risposte OAE e potenziali  del tronco.

 

 

CRITERI E INDICATORI PER LA VERIFICA DEI RISULTATI INTERMEDI RAGGIUNTI

 

(1) Una copertura superiore al 85% (vedi ref. 27 ) .

(2) Costruzione di una interfaccia utente della database e testing per 6 mesi di tutte le sedi partecipanti.

 

 

4. METODOLOGIA

 

 

Screening Audiologico in Neonatologia  (NIDO) e Terapia Intensiva (NICU)

 

Lo screening dei soggetti pre-maturi della terapia Intensiva (NICU) seguirà un protocollo leggermente diverso del protocollo NIDO, considerando le complicazioni tecniche nel ambiente delle registrazioni. Saranno usati tre protocolli diversi delle OAE (TEOAE Lineare, e DPOAE) applicati , quando il tempo lo permetta, a tutti i soggetti pre-maturi.  Durante la fase esplorativa ( 150 casi) delle registrazioni OAE nella NICU ogni soggetto è stato testato 2 volte alla settimana fino alla sua dimissione dall¢ospedale. Prima della dimissione lo status uditivo del soggetto  è stato valutato tramite i potenziali del tronco .

Per i soggetti del NIDO i protocolli eseguiti sono quelli sviluppati a Ferrara dopo una serie dei progetti pilota (protocollo TEOAE lineare , che usa uno stimolo di 70 dB SPL). Ogni soggetto è stato valutato dopo 24 ore di vita.  Le registrazioni da orecchio sinistro e destro sono state randomizzate per facilitare le analisi statistiche. Quando il bambino era agitato o sveglio, il test delle OAE è stato ripetuto un minimo di tre volte prima di classificare il caso come REFER . Per questi casi un altro re-test  è stato previsto nel ambiente di Audiologia.

 

 

 

Analiticamente le fasi del programma sono stati le seguenti:

 

·         FASE 1 : Per i soggetti NICU sono eseguiti tre esami di screening, successivi, entro un periodo di 10 giorni, con le OAE (TEOAE  o DPOAE), in condizioni di sonno spontaneo e assenza di disturbi acustici. Per i soggetti NIDO è stato fatto un esame TEOAE entro 24 ore di vita, in condizioni di sonno spontaneo e assenza di disturbi acustici

 

·         FASE 2 : Per i  bambino REFER della prima fase (per motivi di sicurezza, questo  criterio è stato applicato sull’esito di due esami OAE consecutivi), entro un periodo di 7 –14 giorni dal primo test è stata eseguita un’altra valutazione tramite un protocollo DPOAE.

 

·         FASE 3 : In caso di una risposta OAE assente durante la seconda fase (di nuovo per motivi di sicurezza, questo  criterio è stato applicato sull’esito di due esami OAE consecutivi ) entro un periodo di 7 –14 giorni è stata programmata la  valutazione finale del bambino tramite potenziali del tronco ed elettro-cocleografia.

 

 

 

Codifica dei soggetti

 

Per preservare l’anonimato dei soggetti, ogni esame OAE  (o potenziali del tronco)  è stato codificato con una lettera e quattro cifre numeriche. L’identità del soggetto è stata conosciuta soltanto alla sede dove è stato effettuato lo screening.

 

 

4b.La diffusione di questi prodotti è stata condotta tramite:

 

·         Lavori in riviste  internazionali.

 

 

1)       Hatzopoulos S, Petruccelli J, Giarbini  N, Rossi  M, Vigi  V, Chierici R, Guerini  P and Martini A

       A comparison of distortion product otoacoustic emissions protocols in a Universal Neonatal Hearing Screening    

      (UNHS) program . Journal of Audiological Medicine, 2002.

 

2)       Hatzopoulos S,  Petrucelli J, Morlet T, Martini A. 

Otoacoustic Emission Protocols revised. Data from adult subjects (in press, International Journal of Audiology, 2003).

 

3)       Hatzopoulos S. 

              A neonatal  hearing screening program in a regional scale: Preliminary results from the CHEAP project.

              Iranian Audiology,  2002, 1: 53-61.

 

 

·         Comunicazioni in congressi di Audiologia, Otorinolaryngoitria e Pediatria nazionali ed internazionali.

 

1.   Hatzopoulos S, Petruccelli J, Rossi M, Grasso DL, Giarbini N, Chierici M ,Vigi F and Martini A.

ApplicabilitaClinica Di Screening Neonatali Tramite Protocolli Basati Sui Prodotti Di Distorsione (Dpoaes). National conference of the Italian Society of Audiology, Abano Terme , October 16-18, 2002.

 

2.  Hatzopoulos S, Petruccelli J, Rossi M, Grasso DL, Giarbini N, Camurri L, Guerrini P, Rigon F ,Chierici M  and Martini A.

Fattori Importanti Per La Corretta Registrazione Delle Otoemmissioni Acustiche Da Neonati Di Terapia Intensiva (Nicu). National conference of the Italian Society of Audiology, Abano Terme , October 16-18, 2002.

 

3. Hatzopoulos S, Morlet T, Petruccelli J, Rossi M, Camurri L,  Guerrini P, Rigon F ,Chierici M  and Martini A.

Factors affecting the OAE responses  from  NICU residents. XI International symposium on Audiological Medicine, Abano Terme , October 13-16, 2002.

 

4.   Hatzopoulos S, Morlet T, Petruccelli J, De Almeida K, Russo I and  Martini A.

Distortion Product Protocols in a neonatal Screening Program. Models outside the US reality. Conference of the American Academy of Audiology, San Antonio Texas, April 3-6, 2003.

 

5.  Hatzopoulos S.

Development of OAE technologies in neonatal screening the last ten years. What we have learned and where we are heading. Invited lecture, EFAS meeting Crete 24-27 May 2003.

 

6.  Hatzopoulos S.

Impact of Otoacoustic Emission Tecnologies to Audiology and Hearing Science. Invited lecture, VII International Conference on Cochlear Implants and Related Audiological Sciences, Warsaw, Poland 22-24 May 2003.

 

 

7.  Hatzopoulos S Petruccelli. J, Morlet T,  Almeida K.,  Russo ICP , Tsakanikos M. and  Martini A.

Data from neonatal hearing screening models, outside the US, using distortion product otoacoustic emissions. IERASG conference, Tenerife June 8-10 2003.

 

 

 

 

  

5. AMMINISTRAZIONE  del progetto

 

5.1.  LA SEDE COORDINATRICE

 

Il progetto CHEAP & CHEAPER è stato ideato come un nucleo centrale con una serie di sedi collaboratrici nel territorio di Emilia Romagna . Il sub-progetto CHEAP ha seguito la stessa filosofia. Ha considerato come sede coordinatrice  l’Unità di Audiologia dell’Università di Ferrara (Fer_Aud) e come partecipante (partner) la Neonatologia. Il progetto ha previsto due fasi principali sviluppate simultaneamente : (I) La raccolta dei dati clinici e  (II) lo sviluppo di un  database e degli strumenti di comunicazione web. Coordinatore del progetto CHEAP e Principal Investigator è il Prof. Alessandro Martini . Responsabile tecnico della raccolta dati e dello sviluppo software è il  Stavros Hatzopoulos Ph.D.

 

 

6a. Risultati (NIDO)

 

 

 

2001

2002

TOTAL

Born

 

1.144

1.250

2394

Recovered

 

182

146

328

Total Disponibili

 

962

1.104

2066

 

 

 

 

 

Tested

 

962

1.010

1972

Tested  %

 

100,00%

 91,48 %

 

OAE_1 PASS

 

870

917

1787

%

 

90,44%

90,79%

 

OAE_1 FAIL

 

92

93

185

OAE_2 PASS

 

26

18

44

OAE_2 FAIL

 

66

75

141

OAE_2  non tornati

 

12

9

21

Efficiency screening

 

93,14%

92,57%

 

 

 

 

 

 

To be tested  ABR

 

54

66

120

ABR PASS

 

48

57

105

ABR NC

 

5

8

13

ABR  _MONO

 

0

1

1

ABR _BIL

 

1

 0

1

 

 

Durante il periodo dello screening (Gennaio 2001 – Novembre 2002) la valutazione della funzionalità cocleare dei soggetti a termine  è stata condotta con una serie di apparecchi OAE. I dati analizzati riferiscono alle risposte OAE registrate con il modello ILO-292 che è un apparecchio principalmente clinico e non è ottimizzato per le procedure di screening. Verso la fine del progetto (Giugno 2002), quando le specifiche della popolazione NIDO sono state descritte sufficientemente, abbiamo valutato due apparecchi OAE automatici  (Eclipse di Labat, ed  EchoScreen di GN-Resound). Per un numero dei casi selezionati casualmente, sono effettuate registrazioni sia con ILO sia con l’apparecchio automatico). I dati da questi esami hanno evidenziato che è possibile migliorare le prestazioni dello screening, diminuendo i casi REFER della fase 1. Questo è possibile perché le piccoli dimensioni dell’apparecchio automatico e la sua facilità dell’uso offrono la possibilità di operare più volte allo stesso bambino, quindi è possibile trovare una finestra temporale di pochi  secondi e registrare una risposta PASS.

            I percentuali di copertura territoriale e di efficienza (screening) sono superiori al limite di 90% che abbiamo stabilito all’inizio del progetto. E’ possibile che la copertura territoriale possa aumentare tramite l’uso degli apparecchi del ultima generazione che non hanno bisogno un PC per effettuare l’esame o scaricare i dati OAE. In questo contesto è possibile testare soggetti fuori l’ambiente di Audiologia e Neonatologia e aumentare i numero dei soggetti testati.

            Il percentuale dei casi che non tornano per una verifica finale del esito del esame (questo è il punto debole dei programmi di screening universale),  è stimato come < 1%. Questo valore entra nelle norme di tutti i programmi Europei ed Americani che attualmente offrono servizi di screening universale.

 

 

6b. Screening nella NICU (periodo 2001- 2002)

 

 

All’inizio del progetto solo I casi con un peso inferiore a 1500 gr sono inclusi nello studio. I dati dal primo anno (2001) sono stati usati per definire i criteri della valutazione delle risposte OAE. Analisi multivariate di regressione hanno indicato che un parametro importante che influisce le risposte è la età corretta del bambino a pre-termine. Basati su questi risultati da  Giugno  2002 sono testate tutti I casi della terapia intensiva con una età superiore di 32 settimane. La età del bambino a pretermine è stata una dei parametri più importanti che hanno contribuito alla diminuzione dei casi REFER e all’aumento della efficienza di screening (vedi 2002 vs 2001).

 

 

6c. COSTI associati con  uno screening Universale

 

        Il programma di screening ha esaminato un totale di  1972 bambini NIDO e 235 bambini NICU per un totale di 2207 casi . Questo campione numerico  era previsto al inizio del progetto,  basato sui valori  delle nascite degli anni precedenti (1998, 1999 e 2000). Per la realizzazione del progetto CHEAP & CHEAPER non sono usati fondi  per l’acquisito di un apparecchio OAE (clinico o automatico). Le stime nelle  seguenti tabelle prendono in considerazione il valore commerciale del ILO-292, ma non includono costi associati con la diffusione dei risultati del progetto (Web design ed implementation) che sono di particolare interesse per CHEAP  & CHEAPER ma non per un programma di screening universale.

 

SCENARIO 1: Costo Alto

 

Parametro

Costo( Ivato)

Apparecchio OAE  (ILO-292)

                 10.000

Costo di un database o un sistema di data tracking

                   4.000

Contratto  (minimo costo)  per un l’operatore esterno per lo screening  (2 anni)

                 12.000

Costo di un PC dedicato al programma, con Laser printer  ecc

                   1.500    

 Costo inserimento dati  (2 anni)

                   1.200

 Costo relativo a spedizione di  lettere, telefonate, materiale per le schede dei pazienti ecc ( 2 anni)

                      500

 

 

TOTALE

                 29.200

 

 

         Costo per bambino testato: 29.200 / 2.207  =       13,23

         Costo per bambino identificato : 29.200 / 4 =  7.300,00

        

 

SCENARIO 2: Costo Medio

 

Parametro

Costo( Ivato)

Apparecchio OAE  (Automatico)

                   5.500

Costo di un database, data tracking system

                   4.000

Contratto  (minimo costo )  per l’operatore esterno di screening  (2 anni)

                 12.000

Costo di un PC dedicato al programma, con Laser printer  ecc

                   1.500    

 Costo inserimento dati  (2 anni)

                   1.200

 Costo relativo a lettere, telefonate, schede paziente ecc (2 anni)

                      500

 

 

TOTALE

                 24.700

 

 

         Costo per bambino testato: 24.700 / 2.207  =       11,20

         Costo per bambino identificato : 24.700 / 4 =  6.175,00

 

         Le stime  del costo di screening sono significativamente inferiori alla soglia di 23 €   considerata come valore massimo all’inizio del progetto. Da notare che un programma di screening che valuta 1200 casi per anno, può azzerare i costi / investimenti iniziali,  in un periodo di due anni con un costo di 15 €  per bambino.

 

7. La database

 

 

 

 

 

 

 

 

La database di CHEAP & CHEAPER è stata ideata per :

 

·        L’inserimento dati da vari sorgenti (schede in carta da esami precedenti e scaricamento dati automaticamente da gli apparecchi OAE automatici).

 

·        Per la  creazione dei reports di base ( performance statistica del programma) per ogni categoria di soggetti schedati (adulti, neonati a termine, neonati a pre-termine ecc).

 

 

·        Per la creazione di lettere inviate ai casi non tornati per un re-test.

 

La  database è basata sul motore di  Microsoft ACCESS  per motivi di flessibilità e diffusione dei risultati. La parte ergonomica del inserimento dati è stata testata da 3 testers indipendenti e i loro commenti sono inviati alla casa produttrice della database.

Attualmente la database è  nella fase finale BETA-4 (versione codice 0.66) e secondo le previsioni, la versione finale sarà pronta approssimativamente in Novembre 2003. Le cause del ritardo sono relative alla costruzione dei vari moduli (che sono dipendenti all’inserimento -dati) che permeterrano la stima della performance ogni 6 mesi, anno ecc.

 

 

9. Appendice: Risultati delle analisi statistiche

 

 

Variabili OAE

Media

Deviazione

Standard

 

TEOAE S/N 1.0 kHz (dB)

4.4

7.6

TEOAE S/N 2.0 kHz (dB)

16.9

4.9

TEOAE S/N 3.0 kHz (dB)

19.1

5.4

TEOAE S/N 4.0 kHz (dB)

19.1

5.9

TEOAE S/N 5.0 kHz (dB)

10.1

7.2

TEOAE Response (dB SPL)

21.6

5.1

TEOAE Noise (dB SPL)

3.9

2.2

TEOAE Time (sec)

54.3

35.3

DPOAE (P1) S/N 1.5 kHz (dB)

11.5

5.7

DPOAE (P1) S/N 2.0 kHz (dB)

14.8

5.8

DPOAE (P1) S/N 3.0. kHz (dB)

14.1

6.2

DPOAE (P1) S/N 4.0 kHz (dB)

17.5

7.3

DPOAE (P1) S/N 5.0 kHz (dB)

21.2

7.6

DPOAE (P1) Time (sec)

36.3

17.4

DPOAE (P2) S/N 1.5 kHz (dB)

11.6

6.4

DPOAE (P2) S/N 2.0 kHz (dB)

15.1

6.4

DPOAE (P2) S/N 3.0. kHz (dB)

14.9

6.4

DPOAE (P2) S/N 4.0 kHz (dB)

16.4

7.2

DPOAE (P2) S/N 5.0 kHz (dB)

21.2

7.8

DPOAE (P2) Time (sec)

35.3

15.9

DPOAE (P3) S/N 1.5 kHz (dB)

11.9

7.9

DPOAE (P3) S/N 2.0 kHz (dB)

17.9

8.1

DPOAE (P3) S/N 3.0. kHz (dB)

20.3

7.4

DPOAE (P3) S/N 4.0 kHz (dB)

20.8

8.4

DPOAE (P3) S/N 5.0 kHz (dB)

25.7

9.5

DPOAE (P3) Time (sec)

29.1

11.2

 

 

Tabella 1: Dati descrittivi dalla popolazione NIDO per dati raccolti  il primo anno (2001) del progetto. Per la definizione del miglior protocollo DPOAE tre protocolli diversi sono applicati sui primi 940 casi. Secondo le analisi statistiche il protocollo P3 evoca le risposte con i valori più ampi, un grande vantaggio per le registrazioni DPOAE in ambienti rumorosi.

 

 

Frequenze

(kHz)

Protocollo DPOAE

(dB)

Protocollo TEOAE

(dB)

2.0

6.0

8.0

3.0

7.0

11.0

4.0

6.0

10.0

5.0

8.0

10.0

 

Tabella 2:  Dati che indicano i criteri di valutazione DPOAE e TEOAE stimati da i dati  raccolti durante  il primo anno del progetto. I criteri di valutazione sono i valori minimi che corrispondono in una risposta da un soggetto normacusico.  Solo i valori corrispondenti alle frequenze 2.0, 3.0 e 4.0 kHz sono stati usati. L’algoritmo richiede che un soggetto viene classificato come normale ( p > 95%) quando le sue risposte OAE alle frequenze 2.0, 3.0 e 4.0 superano i valori minimi di normalità.

 

 

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