IL PROGETTO
STERN
LIGURIA:
Screening Terapia e Riabilitazione dei neonati affetti da disturbi congeniti dell’udito
1. Introduzione e razionale dello studio
I deficit uditivi congeniti costituiscono una delle
maggiori anomalie presenti alla nascita che, se non diagnosticati, possono
compromettere gravemente i processi di sviluppo cognitivo, la comprensione ed
il linguaggio.
Una perdita uditiva
bilaterale significativa è presente in 1-2 su 1000 neonati, nella popolazione
delle terapie intensive neonatali. in 2-4 su 100. Attualmente l'età media di
riscontro di tali anomalie è intorno ai 14 mesi di vita, età considerata troppo
avanzata perché gli interventi riabilitativi siano realmente efficaci. E' stato peraltro
ampiamente dimostrato che i
bambini che ricevono un tempestivo trattamento riabilitativo, hanno un
potenziale di sviluppo delle
capacità linguistiche sovrapponibile a quello dei normoudenti .
Per queste ragioni nel
1993 la National Institutes of
Health Consensus Conference NHI,
(conferenza per il Consenso degli Istituti Nazionali della Sanità) , nel
1994 il Joint Committee on Infant Hearing ( Comitato riunito per l'Udito
Infantile) nel 1998 l'European Consensus Statemement on Neonatal Hearing
Screening (Grandori e
Lutmann 1998 ) hanno raccomandato l'effettuazione dello screening uditivo
neonatale universale su tutti i bambini nei primi tre mesi di vita. Tra il 1993
ed il 1996 , il Rhode Island Hearing Assessment Project ha dimostrato la fattibilità
e l'affidabilità di un programma universale di screening uditivo neonatale
basato sulla registrazione delle emissioni otoacustiche (EOA) e su un test di
conferma con potenziali evocati uditivi del tronco (ABR) nella identificazione
precoce di perdite uditive infantili.
Entrambe le
metodiche sono non invasive, di facile utilizzazione in epoca neonatale e
altamente correlate col grado di sensibilità acustica periferica. I potenziali
evocati uditivi del tronco forniscono informazioni qualitative e quantitative
sul funzionamento globale dell’orecchio e delle vie uditive del
tronco encefalico.
Le otoemissioni acustiche sono un test recente. Il principio
che viene sfruttato è la capacità
delle cellule ciliate della coclea
sana di rispondere con echi ( otoemissioni) a stimoli sonori
inviati attraverso l'orecchio esterno tramite una sonda
contemporaneamente trasmittente e ricevente.
Le EOA
possono essere evocate da stimoli transienti (TEOAE) come
clicks unipolari o di polarità opposta in una gamma di livello di stimolo tra 0
e 80 dB e larghezza di banda acustica tra 500 e 4000 Hz. Questa è la metodica
più utilizzata per gli screening. Le EOA possono anche essere evocate da due
toni puri di diverse frequenze presentati simultaneamente, il cui risultato
sono nuove frequenze non presenti negli stimoli e che vengono definite
emissioni otoacustiche prodotti di distorsione (DPOAE o DP ). Ad oggi sono
disponibili sistemi di rilevamento di EOA miniaturizzati come l'Echo-screen,
controllati da un microprocessore, in cui la misurazione avviene
automaticamente sulla base di un criterio puramente statistico del segnale, che
riduce il rischio di falsi negativi a meno dell'1% .
2. Obiettivi dello studio
1. Identificazione e
Trattamento tempestivo dei deficit uditivi congeniti o acquisiti in epoca
perinatale e neonatale. Il target è quello di individuare perdite uditive
permanenti bilaterali o unilaterali, sensoriali o conduttive, in media dai 30
ai 40 dB o più nelle frequenze importanti per il riconoscimento del parlato
(tra 500 e 4000 Hz) sulla popolazione neonatale della Regione Liguria.
2. Riduzione dell'età
in cui viene effettuata la diagnosi di deficit uditivo congenito (età di circa
30 mesi nel periodo antecedente all'inizio del progetto)
3. Diagnosi
eziologica del difetto uditivo:
· fattori di rischio
· aspetti genetici
4. Creazione di una
banca dati per la raccolta centralizzata dei dati.
· analisi
statistico-epidemiologica delle ipoacusie sulla popolazione regionale
· monitoraggio
continuo dei dati
· registro regionale
delle ipoacusie.
5. Programma di
follow-up.
· coordinamento e
collaborazione tra neonatologi, otorinolaringoiatri, pediatri di famiglia,
personale infermieristico ed audiologi della riabilitazione.
3. Centri Partecipanti
Lo Screening Universale Regionale
riguarda tutti i neonati liguri (11.000
circa ogni anno). I centri nascita interessati sono 13 (vedi Figura 1)
· 2 nella provincia
di Imperia (S.Remo, Imperia)
· 2 nella provincia
di Savona (S.Corona, Savona)
· 7 nella provincia
di Genova {S.Martino, Gaslini, Evangelico, Galliera, Voltri, Lavagna,
Sampierdarena}
· 2 nella provincia
di La Spezia (Sarzana, La Spezia)
Ciascun centro è dotato di
un apparecchio per le emissioni otoacustiche (EOA) Echo Screen (Madsen); presso ogni centro un medico ha il
compito di raccogliere i dati in apposite schede. Nell’ambito della casistica
generale vengono individuati i neonati
a rischio audiologico.
Figura
1 :
I tredici centri nascita interessati per lo screening neonatale
4. Procedura generale dello studio (vedi Figura 2)
Entro le prime 48-72 ore di
vita del neonato viene effettuata, dal personale medico/infermieristico, la
valutazione mediante otoemissioni della funzionalità cocleare.
L’esame deve essere
effettuato in ambiente silenzioso;
se nel nido e’ presente troppo rumore si consiglia di individuare una stanza
più silenziosa possibile.
Si consiglia di eseguire
l’esame durante il sonno,
preferibilmente dopo il pasto (circa 1 ora). Il neonato dovrebbe essere fasciato con panni
morbidi e tranquillizzato senza l’uso di succhiotti. In tale modo si cerca di
ridurre al minimo le possibili interferenze e di migliorare l’attendibilita’
dell’esame. La sonda, provvista di gommino monouso deve essere inserita nel
condotto uditivo del neonato in modo da creare la massima aderenza con lo
stesso.
Una volta sistemata la sonda nel canale auricolare del
neonato l’apparecchio deve essere acceso ed inizia a funzionare
automaticamente.
I neonati con test
REFER effettuano un
controllo fra la prima e la terza settimana di vita presso il medesimo centro
dello screening.
I neonati confermati REFER e tutti i
neonati considerati a rischio audiologico, eseguono entro il terzo mese di vita
il controllo degli ABR, presso il centro ORL afferente, e in caso di
alterazione proseguono le
indagini audiologiche. Ai genitori viene consegnata una lettera informativa
sulle finalità dell’esame, contenente la data dell’appuntamento presso il centro ORL.
Nel caso di ABR dubbio o patologico viene
effettuato un secondo ABR entro il settimo mese di vita. In caso di anomalia
confermata del pattern ABR si procede ad ulteriore definizione diagnostica
mediante esecuzione di esame impedenzometrico ed audiometria comportamentale.
La conferma della diagnosi di sordità prevede l’avvio del paziente al programma
logopedico, riabilitativo e psico-terapeutico . La psicoterapia è coordinata dal Prof. V. Zavattoni
(010-5702441).
In caso di ipoacusia trasmissiva il
paziente viene sottoposto ad adeguata terapia medica o chirurgica e controlli
seriati sino a risoluzione del quadro clinico.
In caso di ipoacusia percettiva vengono
avviate le procedure per adeguata terapia protesica e riabilitativa.
Tutti i neonati con disturbi uditivi accertati sono
sottoposti a valutazione genetica.
Lo studio è stato
associato ad una campagna informativa diretta alla popolazione ligure in collaborazione con la pediatria di
base e territoriale.
Figura 2:
Albero decisionale
4.1 Fattori di Rischio Audiologico
Sono considerati fattori di rischio audiologico (criteri del Milan Neonatal Hearing
Screening):
· peso la nascita
inferiore o uguale a 1500 gr
· età gestazionale
inferiore o uguale a 30 settimane
· anomalie
cranio-facciali
· anomalie
cromosomiche
· storia familiare
· ventilazione
meccanica per più di 7 giorni
· Apgar inf a 4 al
1' e inf a 7 al 5'
· meningiti
batteriche
· infezioni
congenite
· disordini metabolici
· ipebilirubinemia
sup a 20 mg/dl (nelle prime dodici ore di vita) o exanguinotrasfusione
· farmaci ototossici
( aminoglicosidi da soli o in
associazione a diuretici per più di 6 giorni)
Enti
Promotori:
AIRH Associazione Italiana Ricerca Handicap Genova
Regione Liguria
Ministero della Sanità
Centro
Coordinatore Istituto G. Gaslini Genova
Servizio di Patologia Neonatale Università Genova, Prof. G.
Serra , Dott.ssa P. Mezzano, Dott.ssa
E. Zullino (010-563763)
Servizio Epidemiologia Clinica e Biostatistica, Dott.ssa MG.
Calevo, Dott.ssa P. Padovani (010-5635301))
Centri
partecipanti
Ospedale Civile SanRemo:
U.O. Neonatologia: Dott. D. Panico (0184-536354)
U.O. Otorinolaringoiatria: Dott. Agnese (0184-5363375)
Ospedale Civile Imperia:
U.O. Neonatologia:
Dott.V. Visino
(0183-537364)
Ospedale Santa Corona Pietra Ligure:
U.O. Neonatologia: Dott.ssa M. Poggi (019-6232714)
U.O. Otorinolaringoiatria: Dott. S. Nosengo (019-6234830)
Ospedale San Paolo Savona:
U.O. Neonatologia: Dott.ssa
M. Goslino (019-8404341)
U.O. Otorinolaringoiatria: Dott. G. Garaventa (019-8404968)
Ospedale S.Martino Genova:
U.O. Neonatologia: Dott.ssa A. Allodi (010-5553678)
Clinica Otorinolaringoiatrica: Prof. E. Mora (010-5555051),
Istituto G. Gaslini:
Nido: Dott.ssa P.
Santini (010-5636285)
Unità di Terapia Intensiva: Dott. G. Ottonello (010-5636440)
U.O. Otorinolaringoiatria: Dott. V. Tarantino, lg. D. Roncallo
(010-5636598)
U.O. Fisiatria e Fisioterapia: ft. I. Blanchi (010-5636291)
Ospedale
Evangelico Genova:
U.O. Neonatologia: Dott.ssa R. Renda (0105522264)
Ospedale Galliera Genova:
U.O. Neonatologia: Dott. D. Cosso (010-5634968)
U.O. Otorinolaringoiatria: Prof. A. Mura (010-5634906-4721)
Laboratorio Genetica Umana: Dott.ssa F. Dagna Bricarelli, Dott.ssa L. Perroni (010-5634371)
Ospedale Civile Voltri
Genova:
U.O. Neonatologia:
Dott.ssa S. Maccarone
(010-6449882)
Ospedale Civile Sampierdarena Genova:
U.O. Neonatologia: Dott.ssa L. Mazzarello (010-4102283)
Ospedale Lavagna Genova:
U.O. Neonatologia: Dott.
A. Morchio (0185-319644)
Ospedale San Andrea La Spezia:
U.O. Neonatologia: Dott. R. Possega (0187-533343)
U.O.
Otorinolaringoiatria: Dott. M. De Ciccio (0187-533328 )
Ospedale Civile Sarzana
U.O. Neonatologia: Dott. V. Bisagni. (0187-604644)
Indirizzi
e-mail
Servizio Patologia Neonatale Università Genova Istituto
G. Gaslini Genova, (010-5636763 5636605) e-mail: paolamezzano@ospedale-gaslini.ge.it
Servizio Epidemiologia Clinica e Biostatistica Istituto G.
Gaslini Genova, (010-5635301)
e-mail: mariagraziacalevo@ospedale-gaslini.ge.it
Laboratorio di Genetica Umana Ospedale Galliera Genova,
(010-5634377) e-mail: lucia.perroni@galliera.it
AIRH Associazione Italiana Ricerca Handicap Genova, (010-5702441)
e-mail: airhonlus@libero.it
Ringraziamenti
Il progetto è nato dall’intuizione, l'entusiasmo e la capacità
scientifica del Prof. Paolo Durand, già
Direttore Scientifico
dell’Istituto G. Gaslini e grazie al supporto dell’associazione AIRH,
della Regione Liguria e del Ministero della Salute.