In questa sezione: White Papers




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       Questa sezione è stata creata per ospitare contributi su vari argomenti di interessi generali da applicazioni cliniche delle OAEs fino alla biofisica cocleare (vista tramite le emissioni otoacustiche). Un white paper è un riassunto breve (3-4 pagine A4 con figure e bibliografia) di un lavoro che è stato pubblicato in una rivista straniera o Italiana.




Categoria 1: Applicazioni cliniche delle OAEs (1)




La diagnosi precoce della sordità Infantile (2002, 145 K): Un contributo di Silvano Prosser, usato anche per le lezioni del programma di Perfezionamento in Audiologia, Università di Ferrara (2002). Il materiale è un eccelente riassunto delle attuali pratiche cliniche, e contiene tanti riferimenti dalle otoemissioni acustiche fino alla audiometria comportamentale. Argomenti discussi:

  • Screening Neonatali con le OAEs
  • Procedure diagnostiche
  • ABR
  • EchoG
  • Audiometria comportamentale



Categoria 2: Biofisica Cocleare (1)




Trasmissione del suono lungo la membrana cocleare e latenza delle emissioni otoacustiche  (2002, 76 K): Un contributo di Renata Sisto,sul un argomento di biofisica cocleare che in Italiano ci trovano pocchissime informazioni. Il materiale è di natura tecnica e richiede una buona conoscenza di matematica, ma il testo è scritto in maniera chiara e potrebbe essere molto utile alle persone che cercano informazioni più teoriche sulle meccanica cocleare e le OAEs. Argomenti discussi:

  • Introduzione alle OAEs (TEOAEs , SOAEs)
  • Modelli teorici e la linea di trasmissione
  • Misure di Latenza per neonati ed Adulti
  • Risultati e Discussione


Categoria 3: Nuove Metodiche di Analisi OAE (1)




Impronte Digitali Acustiche  (2003, 38 K): Un contributo di Giovanna Zimatore,sul un argomento di analisi delle risposte TEOAE che in Italiano ci trovano pocchissime informazioni. L’interesse per le "impronte digitali acustiche" nasce dall’idea che per realizzare un corretto modello biofisico del nostro sistema uditivo (con emfasi alla periferia uditiva) dobbiamo considerare il contributo del orecchio medio alle caratteristiche individuali delle risposte ottenute (in questo caso le TEOAEs).



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